E (Escursionistico)

Undicesima tappa

Dall’altopiano della Gardetta a Marmora

Undicesima tappa

Tappa senza troppo dislivello positivo ma dal chilometraggio importante che attraversa l'intero altopiano della Gardetta ai piedi dell’impressionante parete sud di Rocca la Meja. Durante la discesa nel vallone di Marmora tocca anche il piccolo lago Resile, incantevole specchio d'acqua di origine glaciale dal colore intenso incastonato tra i larici.

Dal rifugio Gardetta proseguire sulla strada militare che scende dolcemente verso est. Confluiti sulla militare che aggira l’intero altopiano, seguirla ancora in discesa verso sinistra (possibili scorciatoie) mentre serpeggia dolcemente verso il colle del Preit. Il posto è davvero incantevole: grandi prati fioriti gremiti di marmotte con splendide viste verso l’onnipresente Rocca la Meja che si avvicina sempre più.

Giunti al colle del Preit svoltare a destra sulla sterrata che aggira le grange Ciampasso, affianca grangia Flip e conduce fino al gias della Margherina. Proseguire sul sentiero che la aggira da sinistra e sale tra verdissimi prati al cospetto della vertiginosa parete sud di Rocca la Meja fino al colle della Margherina.

Seguire la sterrata dal fondo abbastanza dissestato che sale a sinistra sulla dorsale. Passare accanto ai ruderi del baraccamento Margherina, una delle tante fortificazioni in cui un tempo venivano alloggiate le truppe, e in breve arrivare al piccolo laghetto della Meja, spettacolare punto fotografico perfetto per una sosta rilassante. Salire al colle di Ancoccia, punto più alto della tappa stretto tra le Opere 311 e 312 del Vallo alpino, dal quale si possono godere di ottime viste di taglio sulla Meja prima di lasciarla definitivamente spalle.

Entrati per un breve tratto nel comune di Sambuco, in valle Stura, scendere dalla parte opposta. Nei pressi di un tornante seguire la sterrata che si stacca a sinistra, aggira il Becco Grande e conduce al colle del Mulo. Divallare sull’alto vallone di Marmora tornando in valle Maira e seguire la militare incompiuta in parte ridotta a sentiero. Più avanti abbandonarla per svoltare a destra e scendere con infiniti tornantini.

Più in basso il sentiero interseca diverse volte una sterrata e scende al gias Valanghe, posto sulla strada asfaltata che da Marmora conduce al colle di Esischie. Attraversare la strada e proseguire sul sentiero che la affianca tenendosi poco sotto. Più in basso percorrere un breve tratto di asfalto per poi seguire, nei pressi di un ampio parcheggio prima di un ponte, le indicazioni che sulla sinistra conducono al lago Resile, bellissimo laghetto incastonato tra i larici.

Proseguire lungo il sentiero che con lunghissimo percorso interseca più volte la strada asfaltata per poi tenersi a poca distanza dal torrente scendendo a San Sebastiano. È possibile fare tappa presso la locanda occitana Lou Pitavin in borgata Finello o la pensione Ceaglio a Vernetti.

Testi e fotografie di Cuneotrekking.com

Informazioni

  • Ascesa: 530 m
  • Discesa: 1.600 m
  • Distanza: 22,0 km
  • Altitudine partenza: 2.335 m
  • Altitudine massima: 2.534 m
  • Difficoltà: E (Escursionistico)